PADOVA - Trovano tutto. Senza limiti. Se ti serve sono capaci di andare a staccare un bullone dallo Shuttle dieci secondi prima del lancio. E quasi lo dicono, come si legge nel depliant di presentazione della loro mini-società, la "Top Team - Stiyling e Art Buyer". Dovete fare un servizio fotografico o uno spot pubblicitario e vi serve una nave, una bambina cinese, un circo intero, un carro armato, un capotribù dei Pigmei o il sosia di Pippo Baudo? Ci pensano loro. Dina Mazzucato, 31 anni, padovana di nascita ma con casa a Vicenza "per motivi sentimentali" e F. C., veneziana, 32 anni. Pronte a trovare a tempi di record o a creare con la loro fantasia qualsiasi cosa occorra per una foto di moda o per lanciare sul mercato un'auto o un cavatappi.
Niente agenzie al 50° piano di un grattacielo, ma una sede quasi in mezzo ai campi, a Tencarola di Selvazzano, vicino a Padova. "Sembra un posto strano - spiega Dina Mazzucato - ma a Padova centro dove eravamo prima c'erano problemi di parcheggio e di scarico del materiale. E poi una volta conosciute qualsiasi posto va bene".
Grandi spazi al Top Team non servono: poche stanze dove si mettono le cose più piccole. Come le 10 pagliette, i 5 boa di struzzo; le racchette da neve, i guantoni da box, palloni colorati, telefoni anni '30, scatolette, vecchi giornali inglesi, giocattoli. Il resto è tutto, ci mancherebbe, in affitto: dalle Rolls Royce agli aerei fino ai dieci cani Dalmata richiesti da qualche agenzia pubblicitaria.
Racconta Dina Mazzucato: "Non avevo mai pensato di fare un mestiere simile. Finito l'istituto commerciale ho aiutato qualche fotografo a Padova. Facevo anche la modella, spesso ero io a portarmi dietro gli "accessori", insomma nastrini, le collane, le scarpe di un certo tipo. Così, visti i risultati, mi hanno chiesto di procurare il necessario anche per le altre, ragazze". Così nasce l'art buyer, ma anche la stilista. Che inventa scenografie, volti, ambienti, tutto a estro. Inizia da sola ma non riesce a tenere dietro al ritmo folle del lavoro. Quando sta per mollare incontra F. C., si dividono le attività e il Top Team prende il volo.
La Top Team adesso lavora per i fotografi e le agenzie pubblicitarie di mezza Italia, a Vicenza (dove fa capo da Caratti & Poletto) quasi tutti: Chilesotti, Santagiuliana, Maraboli, Montello, Trivellato e Caneva.
A Top Team hanno chiesto di trovare ambienti e accessori o di ideare la campagna di lancio di un prodotto Marzotto, Lanerossi, Erbavoglio, Franco Ziche, marmellate Boschetti, Zanella, e gli orafi vicentini per i cataloghi. Ma loro è anche il cartellone della Peugeot 205 cabrio su un campo da tennis che compare sulle strade da Milano a Reggio Calabria.
Ma come si fa un mestiere simile? Con fantasia e testa dura. Anche perché gli "art director" delle agenzie (quelli che decidono l'idea base per la campagna pubblicitaria) hanno spesso pretese incredibili. "Uno mi ha mandato uno schizzo - dice sorridendo Dina Mazzucato - c'era l'indossatore con un cane in braccio. 'Trova un cane come quello mi dicono. Bene, di che razza è? 'Non so, ce lo siamo inventato...' rispondono dall'agenzia. Oppure quello che voleva a tutti i costi una Mercedes bianca cabriolet anni '20: quella che usava Adolf Hitler, per la precisione. Una sciocchezza, ce ne sono solo tre esemplari in tutto il mondo".
A volte, continua la art buyer, si fanno sforzi enormi per scoprire che la soluzione è dietro l'angolo. "Serviva una Jaguar e un autista con divisa. Per l'auto ok, ma per la divisa un disastro, introvabile. Ho provato di tutto: avevo 24 ore, ho chiesto per- fino alla prima persona che passava per la strada, a Padova, da lì sono arrivata a un ex autista che faceva il gioielliere, che mi ha mandato da una custode di cimitero che conosceva uno che aveva una divisa che apparteneva ad una contessa ma poi lui era morto e insomma niente da fare. Alla fine chiamo l'autonoleggio di Venezia almeno per la macchina: 'Se vuole - mi dicono - le mandiamo un autista con divisa’. Volevo svenire..." e nella foto si vede appena il berretto e una manica. " Ma guai se non gli procuri quello che vogliono" dice sconsolala l’ex modella.
Così, a parte studiare la migliore inquadratura, i colori più adatti, trovare la villa del settecento in un giorno per la collezione di pellicce" (ed evitare con mille moine di pagare i 3 milioni di affino) ci sono spesso da risolvere problemi improvvisi o insormontabili. Come quando un'agenzia ordina una serie di immagini con della frutta in miniatura: piccole pere, mele, uva ciliegie, e simili. "Qualcosa lo abbiamo risolto con la plastica, un po' con il marzapane - ricorda Dina Mazzucato -, ma per i ribes niente da fare, solo quelli congelati. Cosi si metteva il tutto nel frigo, poi di corsa si piazzava il ribes sul cappello, tre foto finché l'acqua cominciava a colare e di nuovo in frigo".
La caccia ai personaggi o ai bambini si fa con la Polaroid in mano. Su segnalazioni di amici, ricerche nelle; scuole. Anche avvisi attaccati alle. bacheche dell'università: "Cercasi bambini di tutti i colori per fotografie". Poi, una volta convinti i genitori del piccolo giapponesino -e non è facile- che non si fa niente di male, bisogna vestirlo da pilota d'aereo e portarlo in un museo dell'aeronautica vicino ad un aereo degli anni '40. Per i catalogo dell'Erbavoglio (abbigliamento per i ragazzini) hanno rifatto il verso degli slogan dei grandi: Cacao meravigliao, Tartufon, Atai Paraflu, Golia. Con tanti piccoli sosia gialli e neri. Lavoro divertente? "A volte sì, anche per questo ci siamo messe in due”. Doppio pericolo per tutti. Perché prima o dopo ve le vedrete capitare, in casa, in qua- qualunque posto voi siate: "Scusi, e lei vero che ha quella vecchia vasca da bagno del bisnonno...?". E se state facendo il bagno è un guaio.
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